Gazzeta del Popolo - Domenica 12 Febbraio 1956
Assalita da un lupo
una maestra Chialamberto
La signora Morelli, che abita a Mezzenile, stava tornando a casa al termine della sua lezione del pomeriggio e i ragazzi della scuola l'avevano accompagnata fino alle ultime case del paese. La neve abbondante caduta in questi giorni rendeva difficoltoso il cammino che la maestra doveva compiere per giungere fino a Mezzenile; per alcuni tratti, quindi, la signora Morelli si manteneva rasente la boscaglia dove la neve è meno alta.
Aveva percorso due chilometri, superando l'abitato di Chialamberto, quando un lupo, sbucato di corsa dai boschi, le si parò dinanzi minaccioso. La maestra ebbe il primo attimo di sgomento e voltò le spalle alla bestia per fuggire in direzione del paese sperando di raggiungere qualche casa dove rifugiarsi. Il lupo, però, sembrava deciso a non mollare la vittima e ululando si slanciò dietro la donna.
Superato il momento di terrore Maddalena Morelli si rese conto che la fuga era inutile. La bestia l'avrebbe assalita alle spalle senza piu scampo. Decise di difendersi, armata della pesante borsa dove teneva quaderni e libri, prese a rotearla davanti a se, facendosene scudo. Il lupo, dapprima sorpreso, rimase fermo a fissare la donna, poi si lanciò 'in ripetuti balzi tentando di mordere la maestra alle caviglie. La lotta era disperata e per la malcapitata signora c'erano ormai poche speranze di resistere a lungo in quella accanita difesa.
Fortunatamente un contadino, Marco Ferroni, di 56 anni, che si trovava nella campagna poco distante ed al termine del suo lavoro si avviava a casa, ha udito le grida di aiuto della donna ed è accorso a vedere cosa era avvenuto. L'uomo quando vide la maestra alle prese con il lupo, lasciò a terra gli arnesi e afferrato un grosso ramo si avvicinò coraggiosamente alla bestia tentando di pren.ierla alle spalle. Il lupo, avvertita la presenza dell'uomo, si scagliò contro di lui, ma il ramo lo colpi più volte alla testa e alle gambe facendolo desistere da ulteriori tentativi. Subito dopo, infatti, la feroce bestia fuggiva nel bosco.
La maestra Morelli, sorretta dal suo salvatore, poteva raggiungere cosi nuovamente Chialamberto dove veniva accolta in casa di amici che la rianimavano e più tardi provvedevano ad accompagnarla in auto a Mezzenile.
La notizia della drammatica avventura vissuta dalla maestra Morelli ha suscitato molto allarme fra gli abitanti della zona per cui prima che fosse notte è stata organizzata una vasta battuta fra iboschi per stabilire se vi fossero tracce di lupi che il freddo e la fame potevano avere spinto a valle. La battuta è risultata infruttuosa per cui è da ritenere che la bestia che ha assalito la maestra Morelli non facesse parte di un branco.
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