A cavallo del Ferragosto
pubblicammo due articoli sui programmi che la Rai destina agli italiani
all'estero. Parlando della voce dell'Italia all'estero, che è una voce
ben flebile date le ristrettezze di ogni ordine (politico, tecnico,
organizzativo) in cui avviene la produzione di tali programmi.
accennammo ad un'altra e ben più vigorosa «voce italiana» all'estero, e
cioè alla radio australiana di «Mamma Lena».
Il lettore ricorderà: «Mamma Lena» è un'emigrata
di tanti anni fa che ha fatto fortuna. La sua stazione radio trasmette
programmi in italiano per i nostri connazionali e sono programmi di
attualità d'informazione, dai quali non manca, come d'uso in quel Paese,
una massiccia dose di pubblicità, che è alla base della fortuna
economica dell'impresa. Chi ce ne ha parlato, con ammirazione per il
significato sociale ed umano di quella radio italiana in Australia, ha
insieme criticato la qualità della lingua che, pare, non è del più puro
italiano.
Quel nostro articolo ha avuto fortuna ed ha
viaggiato molto: e arrivato fin sotto gli occhi di »Mamma Lena» in
persona, la quale
punta sul vivo per quel rilievo, ci ha fatto pervenire la seguente
lettera che pubblichiamo testualmente.
"Chi le scrive e il responsabile dei programmi di Mamma Lena, Dino
Gustin, marito della Signora Lena ed ammiratore di Mamma Lena.
Non mi soffermo ora sul contenuto dell'articolo
stesso, ma sul fenomeno della popolare Mamma Lena che lei ha criticato
definendo il suo
programma infarcito da "strafalcioni grammaticali". |
Potrei documentare che,
Mamma Lena, ha studi universitari, che è stata educata nel collegio
delle Canossiane e che è in possesso del diploma di maestra. In Italia
ha insegnato latino, italiano e francese nelle scuole superiori e che ha
per parecchi anni insegnato italiano e francese, subito dopo il suo
arrivo in Australia, e descriverle più a fondo le sua altre meravigliose
attività, ma a cosa può servire? Non si capirà mai Mamma Lena, se non la
si conosce da vicino.
Mamma Lena, parla ogni sera direttamente al cuore degli italiani in tre
lunghe ore di programma, sono 12 ore di colloquio settimanale a tu per
tu con gli ascoltatori, con interviste improvvisate a personalità, o a
gente semplice che di volta in volta si presentano agli studi, persone
che incontra e conosce nel momento stesso in cui inizia l'intervista.
Avesse detto che il colloquio di Mamma Lena è intramezzato di parole in
inglese, di interruzioni sportive e pubblicitarie avrebbe detto il vero,
ma avrebbe dovuto aggiungere che i programmi sono voluti cosi, perchè di
obbligo.La popolarità di Mamma Lena non è
regalata, ma conquistata giorno per giorno non solo fra gli italiani, ma
fra gente australiana e di ogni altra nazionalità, tanto che nel 1968 è
stata nominata M.B.E. (Baronetto) dalla Regina Elisabetta d'Inghilterra
per i suoi servizi alla comunità e nel 1967 Saragat l'ha nominata
Cavaliere e credo sia l'unica italiana al mondo che abbia queste due
onorificenze. |
Deve pensare, che questa
donna eccezionale si cura i programmi radiofonici dalla ubblicità, alla
contabilità, da sola e che dopo aver lavorato dalle 7 alle 19
ininterrottamente alle 19.15 va in onda diretta per parlare ai suoi
ascoltatori. In Italia avete una Mamma Lena fra le annunciatrici?
E' vero, i programmi radio li facciamo in due, il sottoscritto che si
preocupa della scelta dei dischi, della stesura dei programmi stessi,
che va alla ricerca della pubblicità che cura i contatti sociali e che
occupa ore ed ore ogni giorno nella preparazione del giornale radio con
le notizie ricevute giornalmente per onde corte dalla Radio italiana di
Roma (servizio giornalistico dunque difficile ed impegnativo). Poi a
tutto questo Lena ci deve mettere il suo
"feeling" il suo cuore, il suo modo di sentire, senza i quali i
programmi sarebbero freddi, impersonali ed aggiungere le richieste di
auguri, di notizie sociali che tengono unite le
famiglie della nostra comunità.
La personalita di Mamma Lena porta alla Stazione Radio che l'ospita
circa 150 milioni di lire all'anno e per tutta l'organizzazione c'e solo
una percentuale. Ma qui non si tratta di denaro, questo e motivo
principale di stare vicino alla propria gente.
Gli italiani d'Australfa hanno fatto di Mamma Lena
un'istituzione ed e avvenuto perche e rimasta semplice perche ha
lavorato e lavora col cuore e perche valorizza gli italiani Canto che in
lei ognuno ritrova un po se stesso. |
Tutte le altre comunita'
(greci, spagnoli, sloveni, libanesi, maltesi ecc.) invidiano Mamma Lena
perche lei con la sua personalita e riuscita ad entrare ogni sera nelle
case degli italiani, per portarci un po' dell'Italia, per calmare la
loro nostalgia e per aiutarli nei loro numerosi e vari problemi, mentre
loro no.
Certo se Lena volesse mettersi negli affari, potrebbe guadagnare di piu
lavorando meno senza esporsi al pubblico ogni giorno, ma non sarebbe piu
lei.
Mamma Lena non e solo un affare, ma una fiaccola d'italianita in
Australia che dovrebbe rendere orgogliosi non solo i connazionali
qui residenti, ma tutti quelli rimasti in Patria.
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Ringraziamo il signor Guustin
delle sue precisazioni. Se non altro perchè l'episodio è stato
occasione per vedere da vicino un fenomeno italiano all'estero di
grande rilievo e per questo meritevole di attenzione. Anche' per
riguardo delle migliaia di nosiri connazionali lontani, più
dimenticati che dimentichi, dalla
madre patria. Quanto alla domanda «In Italia avete una Mamma Lena
fra le annunciatrici diremo subito a Papà Lena che davvero non ne
abbiamo. Lo capirà lui stesso leggendo in
questi giorni le cronache della «rivolta» delle giornaliste della
Rai. Fra le quali potrebbe esserci, chissà? una «Mamma Lena»
incompresa. |
s.m. |