SYDNEY - L'impressione che
Lena Gustin stesse camminando rapidamente verso il traguardo della sua
vita era da tempo diffusa nella nostra comunità, nessuno però voleva
accettare questa realtà come fatto ineluttabile nel timore di perdere il
"dono di Mamma Lena", che per 47 anni ha costituito un punto di
riferimento per molti connazionali di questo Stato.
A causa della malattia la sua indomita volontà di dedicarsi agli
altri negli ultimi tempi si era affievolita, tuttavia il 13 luglio
scorso Lena non era mancata ai festeggiamenti organizzati in onore del
suo 89simo compleanno ed aveva brindato ricevendo e contraccambiando
auguri a tutti, tanto che alcuni avevano interpretato l'evento come la
"celebrazione della sua lunga vita". Non ha pertanto sorpreso la notizia
della sua
scomparsa, che domenica sera ha raggiunto rapidamente la comunità.
Originaria di Azzone, in provincia di Bergamo, dove era nata nel
1914, Lena Morelli Gustin è immigrata in Australia nel 1956 con il
marito Dino ed i figli Rosalba e Roberto. E' stata la situazione in cui
molti
connazionali vivevano in questo paese a far spalancare le porte del suo
gran cuore, che ha iniziato a farsi carico delle difficoltà e delle
sofferenze altrui. Dalle colonne de La Fiamma a cui, dal 1956 al 1964,
ha
collaborato con le tre rubriche settimanali: "Salotto di Lena", "Lena
risponde" e "Di tutto un po"', Lena ha iniziato un lavoro sociale
diretto ed impegnativo creando un ponte di comunicazione per i
connazionali.
Con la semplicità che l'ha sempre distinta e la determinazione a
raggiungere i suoi scopi mirati a fare del bene, Lena ha teso una mano a
chiunque avesse bisogno:
connazionali soli che soffrivano la lontananza dai loro cari in Italia,
genitori in Italia che da tempo mancavano di notizie dei loro figli,
familiari incompresi, sposi in cerca di libertà, figli che fuggivano da
casa, famiglie
ingannate da agenti immobiliari poco scrupolosi, disoccupati in cerca di
un posto di lavoro, malati in ospedale in necessità di un interprete,
persone con urgente bisogno di piccole sovvenzioni e sopratutto
connazionali a cui serviva un cuore che sapesse comprendere e
consigliare ed una mano amica -che scrivesse le loro notizie in Italia o
li aiutasse a compilare i molti documenti richiesti nei vari settori
della vita. Le persone accontentate ed i casi felicemente risolti non
facevano altro che arricchire la sua esperienza ed allungare la fila di
quanti a lei ricorrevano e che ben presto hanno affettuosamente
soprannominato "Mamma Lena".
Maggiori attenzioni Lena le ha sempre riservate agli ammalati, che
visitava regolarmente, intervenendo presso i medici |
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Alla recente festa del suo
compleanno Mamma Lena con Dino Gustin alla sua sinistra, Michael
Cantali e Tony Campolongo |
se necessario,
procurando quanto mancava loro, preparando festicciole di
compleanno in ospedale per i più soli, organizzando raccolte per
l'acquisto di apparecchi costosi e spedendo i medicinali a
coloro che risiedevano nei paesi dell'interno.
Non erano però le sole espressioni di squisita carità cristiana che
accontentavano il cuore di questa donna semplice e buona, che si
spingeva ad adoperarsi per casi umani e difficili, quali il
visto di immigrazione per una bambina quasi cieca, e quindi
esclusa dai regolamenti, che grazie al ricorso al primo ministro
Menzies è riuscita ad abbracciare i suoi genitori in questo
paese e l'annullamento di un matrimonio, che con
l'interessamento dell'arcivescovo di Sydney, cardinal Gilroy, ha
riportato la serenità agli interessati.
Naturalmente l'eco di ogni evento doloroso riscuoteva il suo
interessamento e si sono quindi avute le raccolte di fondi
pro-Vajont, per le inondazioni in Toscana "Save Florence" ed a
favore delle zone terremotate in Sicilia, Friuli ed Irpinia,
dove ha fatto giungere ai colpiti la testimonianza della
partecipazione degli italiani d'Australia.
Sono stati soprattutto i programmi radiofonici a permettere a Mamma
Lena di raggiungere gli italiani nelle loro case per offrire, la
sera al loro ritorno dal lavoro, le notizie dall'Italia e le
canzoni di casa nostra, facendo cbmpagnia agli anziani ed alle
persone sole e mettendo a loro disposizione tante informazioni
utili che altrimenti non avrebbero avuto.
Dal 1957 al 1959 infatti c'è stata 1' «Ora Italiana» sulla 2SM e
poi per 13 anni sulla 2CH si sono avvicendati "Il notiziario
italiano", "Arrivederci Roma", "Festival in casa", "Musichiere"
e "Sorella Radio".; per merito dei quali Mamma Lena insieme al
marito Dino ha ottenuto, per la prima volta in Australia,
l'autorizzazione governativa ad un aumento settimanale del 10%
di contenuto etnico. |
Ci sono
poi state le trasmissioni di Mamma Lena per 9 anni dalla 2KY e
per altri 4 anni dalla 2SER-FM
dell'University of Technology di Sydney, attraverso le quali
parecchi cantanti e cantautori italiani sono stati lanciati,
molte iniziative benefiche sono state fatte conoscere e poi
realizzate, tra cui il progetto dell'asilo nido, "Mamma Lena
Child Care Centre" di Fairfield, costruito nonostante le
difficoltà e le lunghe battaglie con la burocrazia.
La sua disponibilità e l'intelligenza degli interventi hanno
meritato a Mamma Lena di essere chiamata a far parte del
"National Women's Advisory Council" quale rappresentante etnica,
più tardi le hanno apportato l'inclusione nel "World Who's Who
of Women", oltre alle onorificenze di cavaliere e di
commendatore della Repubblica Italiana per i servizi prestati a
favore della nostra comunità, al titolo di Member of British
Empire e più recentemente alla Medaglia del Centenario dal
governo australiano, che insieme hanno sottolineato le
caratteristiche di questa straordinaria donna, che ha voluto
passare la sua vita di immigrata in Australia condividendo le
gioie e le sofferenze dei suoi connazionali ed aiutandoli in
tutto quanto le era possibile.
Tra le simpatiche iniziative con cui Mamma Lena ha voluto
riconoscere i meriti di chi la circondava c'è la medaglia "Cuore
di Mamma Lena", che porta la scritta "La vita passa, ma il bene
fatto rimane". E' quindi il bene, che lei ha fatto e di cui
tanti di noi sono stati beneficiari, che rimane per ricordarci
che la sua testimonianza ha arricchito il mondo ed è un
insegnamento che può essere accolto.
Il funerale di Mamma Lena avrà luogo venerdì prossimo, 26
settembre, nella cattedrale St. Mary di Sydney con inizio alle
ore 10. A.T.
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