JOKER SUPERSTEREO DE LUXE SM
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Forse sono un privilegiato se, pur essendo nato al nord, già dalla
prima infanzia la parola "marranzano" dal significato tanto ermetico a
molti, mi era musicalmente famigliare suggerendomi atmosfere vagamente
natalizie ed orientaleggianti, con visioni di donne con anfore alle
fonti
e palme sotto afzurrissimi cieli densi di sole.
Non conoscevo ancora la Sicilia che attraverso le parole di mio padre
e me ne ero fatto un'immagine mitica, favolosa, la vedevo quasi
proiettata
a colori su un mio schermo interiore e la musica di fondo era già allora
il marranzano.
Quando pochi anni più tardi, frequentandovi le medie, conobbi la Sicilia
e
in particolare Siracusa, fu ancora la voce di mio padre (quella poetica
ora)
ad aprirmi l'animo e a svelarmi l'intima essenza di questa terra a cui
sento
fisicamente di appartenere.
E proprio in una poesia di Quasimodo, "Strada di Agrigentum", ecco
riaffiorare in un'atmosfera "sognata" il suono del marranzano, came
personificazione o meglio "incarnazione aerea" dell'anima "grigia
di rancori" del poeta in volontario esilio dalla sua terra.
Là dura un vento che ricordo acceso nelle criniere dei cavalli obliqui
in corsa lungo le pianure, vento che macchia e rode l'arenaria e il
cuore
dei telamoni lugubri, riversi sopra l'erba. Anima antica, grigia
di rancori, torni a quel vento, annusi il delicato muschio che riveste
i giganti sospinti giù dal cielo.
Come sola allo spazio che ti resta!
E più t'accori s'odi ancora il suono che s'allontana largo verso il mare
dove Espero già striscia mattutino: il marranzano tristemente vibra
nella gola al carraio che risale il colle nitido di luna, lento
tra il murmure d'ulivi saraceni".
Mi sembra che questi versi riflettano emozionalmente la sensazione
indefinibile che si prova nell'ascoltare questo disco.
La voce di questo magico strumento entra in noi con la sua dolce e aspra
malinconia che ha in sé tutta l'inesprimibile anima siciliana chiusa e
impenetrabile ma disponibile anche ad improvvise meravigliose aperture.
L'abilità diventa in questo caso virtuosismo ed il piccolo strumento,
grazie
all'Arte dell'impareggiabile Emanuele Calanduccio, siciliano autentico,
appas
sionato cultore e profondo conoscitore-del Folklore siciliano, nonché
(unico
al mondo) suonatore solista e compositore di musiche per marranzano, per
la prima volta da semplice accompagnatore assume il ruolo di solista e
d'
strumento protagonista e, il colmo della maestria, addirittura
accompagnato
da un'intera orchestrina.
Cerchiamo, ora che abbiamo parlato della sua matrice poetica, di sapere
qualcosa di più sulle origini, forma ed uso del marranzano.
Conosciuto in Italia come scacciapensieri è ricavato da una sottile
verga
di ferro forgiata a forma di lira. Il suonatore tiene lo strumento tra
le due file
degli incisivi ed ottiene il suono facendo vibrare, mentre compie brevi
e
regolate inspirazioni ed espirazioni, per mezzo di un dito, una
linguella di
acciaio (anticamente era d'argento) posta al centro della lira. La
posizione
della lingua e delle labbra, la contrazione ritmica della gola,
provocando
risonanze nella cassa armonica, costituita dalla cavità orale del
suonatore,
determinano i vari suoni.
L'origine, prettamente orientale, si perde nella notte dei tempi, tanto
che
qualcuno afferma essere lo strumento a fiato ed a pizzico più antico
del'
mòndo. Dal bacino del Mediterraneo si diffonde in Europa intorno alla
metà del. XIV° secolo per ritornare e sopravvivere in alcune zone
dell'Italia meridionale, una volta Magna Grecia, e soprattutto ir
Sicilia culla e crogiuolo di civiltà orientar.
Si chiama mariuolu a Palermo, 'ngannalaruni ad Agrigento,
scacciapensieri a Messina, ma la dizione catanese, che d'altronde è
la parlata rappresentativa della Sicilia, marranzanu ha preso il
soppravvento assumendo valore regionale.
Nell'uso popolare il marranzano serve per accompagnare il canto ed anche
come strumento solitario sopratutto da chi, per mestiere o condizione
(carrettiere, pastore, guardiano) è costretto a lunghi periodi di
solitudine o di inattività.
E' sorprendente l'enorme difficoltà che deve superare il Calanduccio per
ricavare da uno strumento monocorde note, toni e semitoni e trasformarli
in canto e melodia!
Sergio Balloni ha il. merito di presentare al mondo intero per la prima
volta nella storia della musica etnofonica e del marranzano in
particolare, questo
meraviglioso prodigio
Alessandro Quasimodo |
GLI STRUMENTI PROTAGONISTI
NEL FOLKLORE
U MARRANZANU
(SCACCIAPENSIERI - JEW' S HARP)
A LUNA IN MEZZO O MARI / CARRITTERI / MARRANZANATA
TARANTELLA SICILIANA / STIZZI DI SULI / VITTI 'NA CROZZA
LA PAMPINA DI L’ALIVA /LE DUE SICILIE /SI MARITAU ROSA
SICILIA BEDDA / CIURI CIURI / PASTUIRI / A CUMANNA / PILIÓ
UN GRANDE INSUPERABILE SOLISTA
EMANUELE CALANDUCCIO
GURTLER EDITORE - DIRETTORE EDITORIALE: SERGIO BALLONI
Strumenti Protagonisti nel Folklore
MARRANZANU
(Scacciapensieri - Jew's Harp) Un Grande Insuperabile Solista:
EMANUELE CALANDUCCIO
Facciata A
1.VITTI 'NA CROZZA (elab. Balloni-Crino) 1:46 Ed. SAAR
2.LE DUE SICILIE (Calanduccio) 1:50 Ed. SAAR
3.A LUNA IN MEZZU O MARI (elab. Balloni-Crino) 1:43 Ed. SAAR
4.MARRANZANATA (Molino-Di Mauro) 2:02
5.SICILIA BEDDA (Cali-Sasso) 2:24
6.SI MARITAU ROSA (eiab. Balloni-Crino) 2:02 Ed. SAAR
7.CARRITTERI (Calanduccio) 2:07 Ed. SAAR
Facciata B
1.CIURI CIURI (elab. Balloni-Crino) 2:09 Ed. SAAR
2.PASTURI (Calanduccio) 2:11 Ed. SAAR
3.LA PAMPINA DI L'ALIVA (eiab. Balloni-Crino) 1:42 Ed. SAAR
4.TARANTELLA SICILIANA (eiab: Balloni-Crino) 1:49 Ed. SAAR
5.A CUMANNA (Correnti-Calanduccio) 1:59 Ed. SAAR
6.PIL1O' (Calanduccio) 1:36 Ed. SAAR
7.STIZZI DI SULI (Calanduccio) 2:27 Ed. SAAR |