'L SONADOR
(Canzone popolare elaborazione Roberto Balocco)
Ecco: arriva it suonatore, quello che con la mani¬glia del piano », fa
l'artista. E invita le ragazze a stare di buon umore, fin che c'e la
buona
stagione. D'invemo, invece, il discorso cambia: per il . suo¬natore e
periodo di congiuntura.
m MARIA AUSSTE 'N PE
(Canzone popolare elaborazione Roberto Balocco)
Tutte le notti, lui arriva a casa ubriaco e chiede alla moglie un caffe
ristoratore. Ma la donna, adi¬rata, glie lo nega. L'uomo, allora cerca
delle
atte¬nuanti, enumerando le tentazioni che nascono in piola ».
UFFALO BILL
(Canzone popolare elaborazione Roberto Balocco)
E' arrivato il Gran Circo Americano del Colonnello Cody. Rosa si a
innamorata di un cowboy e ha deciso di abbandonare it marito per seguire
l'ame¬ricano. Al marito abbandonato pere, lascia un bi¬ghetto da cento
lire, nuovo fiammante, col quale costui si consola, prendendo un
adeguato numero di sbronze.
LA VEJASSA
(Canzone popolare elaborazione Roberto Belocco)
E' un'antica canzone piemontese di estrazione bor¬ghese. Una vecchia po'
malconcia vuole sposare
il pita galante del paese, ma il prete la scaccia
sdegnosamentc.
LA MONEGHETA
(Canzone popolare elaborazione Roberto Belocco)
E' una dolce canzone che narra la doloi osa storia di una fanciulla che
ha preso i voti contro la sua volonta. Ora rimpiange la sorella, che .
tutte
le sere fa all'amore ».
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LE FIJE D' BEVILACQUA
(Canzone popolare elaborazione Roberto Balocco)
Ballata tragicomica. Le figlie del signor Bevilacqua, lavoratrici di
filanda, sono insidiate e sedotte dal padrone. I lora fratelli vendicano
l'onore
della fa¬miglia. Un uomo sottoterra, un ragazzo in prigione, l'altro
fuggito in Francia e una madre che piange. Tutto questo perche le
ragazze
si lasciarono allettare da vestiti di pura lana.
LA BONNE D'HOTEL
(Canzone popolare elaborazione Roberto Balocco)
La cameriera e molto guarda dal buco della serratura gli sposini ed al
loro risveglio, chiede se hanno riposata. serenamente. La sua
corn¬piacenza e la sua grazia tono sempre premiate con della buone
mance.
QUAND J'ERA GIOVO - J'ERA 'L Di D' PASQUA - VORIA BASE PINOTA
(Potpourri di eanzoni pope/ad elaborazione Roberto Balocco)
Sono tre canzoni tipicamente piolistiche Nella prima, si narra it
Mclassamento di una ragazza al¬legra troppo invecchiata; nella seconda,
lo
stupore di un povero diavolo che vede la sua donna fra le braccia di un
altro; nella terza, a stornello, alcune disavventure cdniugali.
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MI E ME AMIS LUIS
(Roberto Balocco)
Un uomo abbandonato dalla moglie ed i1 suo amico vagano per Torino in
cerca di ragazze. Finalmente, all'angolo di una via, egli incontra la ex
moglie che svolge una inequivocabile professione. Che fare, se non la
pace e adottare l'arte di arrangiarsi?
CICHINA LA STIROIRA.
(A. Gay) -
Questa canzone di A. Gay e una ballata a doppio senso, ma la <<
grosserie D e sempre condotta con gusto e spirito. E' la storia di una
stiratrice corn¬piacente e di un padre che, invece, non lo e affatto.
'L CANARIN
(Piero Novelli - Roberto Balocco)
H Canarino D e l'fnforniatore della polizia. Qui, un canarino e finito
in mano ai nazifascisti: otter¬rebbe la liberta, purche fosse disposto a
denunciate alcuni partigiani. Ma, lui, it cui mestiere e pure quello di
fare la spia, preferisce morire, piuttosto che aprire it becco a favore
dell'invasore.
A COLA QUAJA
(Piero Novelli - Roberto Balocco)
E' la storia di una passeggiatrice » di via Cernaia che in una sera
fredda e triste trova finalmente suo . uomo », illudendosi cosi di
creare un suo
focolare domestico D.
BRUTA VIGLIACA
(Piero Novelli - Roberto Belocco)
Questa ballata » rievoca, con liberta romanzesca, un famoso episodio
partigiano, avvenuto a Torino, in borgo S. Paolo.
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SPEUL NEN MEUIRE 'N DRINTA 'L PO
(Piero Novelli - Roberto Beloco°,
Il Po 6 un fiume buono: non accetta suicidi. Questa e la storia di
Nett') Paracchi, pluritradito, it quale vanamente cerca di morire nel
fiume. C'6
sempre qualcuno the lo salva, suo malgrado. |
Se c'e un'istituzione torinese dura a mo¬rire, nonostante
la civil ta delle macchine trasformi l'individuo in uomo-massa (e Torino
sia una delle punte avanzate di questa trasformazione) 6 la « piola ».
Se traducessimo it termine vernacolo di « piola semplicemente con quello
italiano di osteria », questa sua sopravvivenza non desterebbe invero
meraviglia alcuna: anche l'uomo-massa mangia, beve, brinda e s'ubriaca.
Ma in « piola », oltre che svol¬gere le succitate azioni, l'uomo canta,
vive, discute, s'umanizza ; e « cantare » in un certo modo, senza
adeguarsi a facili versi e a scontati moduli musicali, e un'azione
squisitamente individualistica. Quasi una reazione al livellamento dei
costumi, quasi una rivolta al sovvertimento delle tradizioni : un
sistema per salvarsi dall'intruppamento e per sfuggire ai tentacoli
dell'aliena7:one.
Qui, a mo' di documento, abbiamo raccolto alcune delle vecchie canzoni
di «piola» che chiunque puo ascoltare nelle sere d'inverno nelle spoglie
osterie della riva « non nobile » del Po, oppure nei borghi, dove
esistono ancora locali the differiscono dai caffe grondanti di neon e
rieccheggianti di ju-boxistiche voci. Ed abbiamo altresi inserito alcuni
testi originali (ma « piolisticamente » impegnati) nati per il cabaret
Le cansson dla piola » rappresentato nel febbraio del '65 al « Gobetti »
per it Teatro Stabile della Citta di Torino, con Silvana Lombardo, i
chansonnier » Roberto Balocco e a cura di Dino Tedesco. Pin che un disco
« divertente meramente nostalgico, abbiamo voluto offrire ai piemontesi
e agli altri, un documento del nostro costume. Cosi va inteso questo
L.P.: e cosi si giustificano talune sue « grosseries certe espressioni
colorite, certi suoi personaggi che Sono tuttavia a'itentici, e percib
culturalmente accettabili, cosi come toe ogni documento di folklore.
Roberto Balocco, dunque, presenta una sua Torino, che non e quella di
tutti. E' la citta degli « individui » che hevendo, can tando,
ubriacandosi talvolta, riescono a sfuggire al « deserto rosso ». 0
perlomeno ci provano.
PIERO NOVELLI
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ROBERTO BALOCCO
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