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MOSTRA INTERNAZIONALE DI
MUSICA LEGGERA DI VENEZIA »: L'ultimo album di MINO REITANO si presenta
così, con la stessa targa dell'importante rassegna canora di Settembre
che da 9 anni ormai puntuale fa piovere sulla Laguna le canzoni
dell'Autunno.
Diversi successi internazionali ed italiani fioriti dalla « Mostra »; in
un momento in cui la canzone naviga in acque agitate, la « Gondola »,
affidata all'esperienza di Gianni Ravera, non ha mai conosciuto la
tempesta.
La crisi di mercato dei 45 giri ha imposto la soluzione del Long Play
che oggi va tanto di moda. Ed il « Doge » Gianni Ravera che vuole un
gran bene alla canzone e ai cantanti, sfornati dalla sua organizzazione
a caterva (basti pensare a Castrocaro), non è uno che sta sulla sponda a
guardare, ma si prodiga con idee modernee geniali. Così ha preteso
l'album da tutti i « Gondolieri ». MINO REITANO, tra l'altro scoperto e
valorizzato da Gianni Ravera nei tempi difficili dell'esordio, ha
risposto subito di si. Sono nate quindi le 10 canzoni « Lagunari »,
composte e arrangiate con cura, interpretate con la voce e L'ABITUDINE
di sempre dal popolare « Ragazzo di Fiumara ».
L'abitudine di scrivere su MINO REITANO, l'abitudine di essergli amico,
l'abitudine di vederlo quasi sempre sulla cresta dell'onda, ci ha quasi
un po' ispirati a comporre la canzone « faro » della «Mostra », quella
che proietta un fascio di luce su tutte le altre che non poteva avere
altro tema se non... L'ABITUDINE. II testo è nato in Brianza, opera del
« Maestro » LUCIANO BERETTA, dell'allievo (ma non troppo) GIULIO CADILE
e del sottoscritto, sulle note di un motivo dolcissimo e moderno creato
dall'inesauribile coppia FRANCO e MINO REITANO.
E l'inno per il ragazzo che ama, che ha scoperto dopo anni di lacrime ed
emozioni proprio sul filo magico dell'abitudine, i valori di un
sentimento purissimo ed eterno: L'AMORE! L'unica arma da contrapporre
alle ingiustizie del mondo. Quella che vince su tutto e su tutti e che
fa impallidire persino l'atomica.
L'amore che diventa abitudine, quindi continuazione, eredità di affetti
in noi e dopo di noi. Sempre. Un vero messaggio di felicità per gli
altri.
II ragazzo che tutti ammiriamo si lascia ora alle spalle esperienze
difficili che giustificano la creazione di un filone fortemente
suggestivo, con un sottofondo di tracce di tristezza. Bisogna pure
capirlo: MINO ha un carattere, si rifiuta di essere un « prodotto »
costruito in laboratorio; inventa soltanto quello che l'estro gli
suggerisce.
Con L'ABITUDINE comincia un nuovo ciclo: MINO ama, sorride, « si sente
il cuore in gola pazzo di felicità »: è un nuovo passaggio partito dalla
« Gondola » col vento in
poppa, speriamo, destinato ai lidi di tutto il mondo, con un augurio:
L'ABITUDINE della gente semplice e buona a essere felici.
L'ABITUDINE quindi, è il tema dell'ultimo album di MINO dedicato alla «
Mostra », una raccolta di 10 canzoni inedite dove c'è tutto l'estro del
« Ragazzo. di Fiumara » e di suo fratello FRANCO. FRANCO REITANO,
infatti, non è soltanto il creatore dei motivi celebri insieme con MINO;
ma il suo consigliere, il suo manager, l'uomo ombra che guida l'intera
attività della famiglia.
Le 10 canzoni della « Mostra » sono tutte nuovissime e in questo album
si trova ancora: « LA NASCONDEREI », 2° pezzo « Lagunare » tratto
assieme a « VANGELO 2000 », uno spiritual fatto su misura per fare
impazzire i giovani, dalla colonna sonora del film « UNA VITA LUNGA UN
GIORNO » interpretato dallo stesso MINO, con EVA AULIN, PHILIPPE LEROY,
MARIO CATENACCI, prodotto da Manolo Bolognini, ed ancora: « WELCOME MINO
» che farà da leitmotiv alla sua prossima tournée in America quindi «
GIORNI BLU », « DIETRO AL MURO COSA C'È », « ESPERIENZA DI UN AMORE », «
SUOR BIANCA », « LUCI BIANCHE, LUCI BLU », « QUASI AMORE ». È un album
da ascoltare attentamente.
C'è il miglior MINO degli ultimi anni, un MINO innamorato, « Gondoliere
» per il 3° anno consecutivo, si può dire, quindi, che il « Ragazzo di
Fiumara » di canzoni e della « Mostra » ha fatto ormai... L'ABITUDINE.
TONIO LICORDARI |
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